|
Il termine "paule" (palude) sembra aver dato origine al nome con cui oggi viene chiamato il comune di Pavullo nel Frignano, in quanto il territorio sorgeva non distante da una palude, peraltro tuttora parzialmente visibile, ai confini del territorio cittadino; i Celti e i Liguri Friniates furono i primi popoli a insediarsi nei dintorni della zona che successivamente fu conquistata dai Romani.
Qui questi ultimi crearono accampamenti militari i quali sembrano aver dato spunto alle strutture di difesa del Castrum Feronianum realizzate in epoca medioevale e aventi punto di appoggio a Poggiocastro. Nei secoli a seguire il punto di riferimento amministrativo del frignanese fu il Castello di Montecuccolo la cui edificazione risalirebbe al dodicesimo secolo.
Ma lo sviluppo economico e urbanistico di Pavullo nel Frignano si deve alle vie di comunicazione congiungenti l'Emilia con la Toscana come la via Giardini (dal nome dell'ideatore) e via Vandelli: ciò spinse Francesco IV, duca di Modena, a indicare Pavullo nel Frignano capoluogo del frignanese nella prima metà dell'Ottocento; come stemma venne assegnata un'antica aquila del Frignano.
La residenza ducale corrispondeva a un palazzo fatto costruire nel parco che deteneva diverse specie botaniche esotiche tra cui risaltava un cedro libanese ora simbolo di Pavullo nel Frignano insieme con il Castello di Montecuccolo. Si tratta di un edificio realizzato in stile neoclassico, su tre livelli, al cui interno troviamo la Biblioteca del Comune.
Pavullo nel Frignano è stato insignito della Croce di Guerra al Valore militare per via dell'impegno mostrato dalla popolazione nella lotta partigiana.
| 
